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Solitudine e isolamento

Solitudine e isolamento

A tutti noi sarà capitato, in alcuni periodi della nostra vita, di sentirci soli. È una condizione estremamente comune che però, se non trattata adeguatamente, può portare ad elevati livelli di disagio che, nel tempo, possono trasformarsi in disturbi veri e propri. È un po’ come un raffreddore. A tutti capita di prendere un brutto raffreddore, ci fa star male ma non è niente di grave; tuttavia, sappiamo benissimo che è fondamentale trattarlo nel modo giusto per evitare che si trasformi in patologie più gravi. Con la solitudine funziona in modo molto simile. È una condizione comune, ci fa star male e dobbiamo trattarla prima che si inneschino pericolosi circoli viziosi. Spesso, infatti, quando siamo immersi nella solitudine per troppo tempo, cominciamo a pensare di essere soli per via della nostra inadeguatezza. Ci convinciamo che gli altri non desiderano la nostra compagnia, magari senza avere delle vere e proprie prove a sostegno di tali ipotesi. Ci diciamo “se questa persona non mi chiama, evidentemente non vuole stare con me” e siamo sempre più sicuri di questo, tanto da cominciare a nutrire un intenso rancore. Magari però, se ci riflettiamo bene, neanche noi stiamo chiamando quella persona, che potrebbe stare facendo esattamente lo stesso ragionamento. Quando siamo immersi nella solitudine però non è facile raggiungere questa consapevolezza, tendiamo invece a generalizzare questa interpretazione della realtà “nessuno mi chiama, quindi per nessuno sono davvero importante”, “non piaccio a nessuno” e se magari un amico ci invita ad una festa ci diciamo cose come “mi ha invitato solo perché si è sentito obbligato, ma non vuole realmente che io ci vada. È solo una formalità!” e finiamo per non andarci. Più evitiamo gli eventi sociali, più il nostro umore peggiora e, più il nostro umore peggiora, meno avremo voglia di stare in mezzo agli altri.

Se ascoltiamo il modo in cui la nostra solitudine ci racconta la realtà e lo assecondiamo, finiremo per isolarci sempre di più e per sentirci sempre più soli. Come uscirne?
Ecco alcuni strumenti da inserire nella nostra cassetta di pronto soccorso psicologico che possono rivelarsi molto utili per uscire dall’isolamento e rinvigorire la propria rete sociale.

1) Innaffia la tua rete sociale

  • Osserva la lista di contatti su uno dei tuoi social network (puoi fare la stessa operazione anche con la rubrica del telefono) e annota su un foglio i nomi delle persone con cui, in passato, sei stato bene.
  • Seleziona la persona con cui sei stato meglio in assoluto e prova a contattarla.
  • Organizza un incontro, una telefonata o una videochiamata.
  • Cerca di fare questo esercizio ogni giorno per almeno una settimana, facendo sempre riferimento alla lista che hai compilato.

Consigli utili

Attento, la solitudine tende ad essere orgogliosa. Ti racconterà che dovrebbero essere gli altri a contattarti, perché sono loro a non essersi fatti sentire. Riflettici bene e pensa ai circoli viziosi di cui abbiamo parlato prima. Quali sono le basi della tua convinzione che debba essere l’altra persona a farsi sentire? Il tuo amico ti ha detto “guarda, oggi non posso uscire, quando avrò la possibilità, ti contatterò io” oppure magari l’ultima volta vi siete detti cose un po’ vaghe come “poi a fine mese ci sentiamo” e nessuno dei due, alla fine, ha più chiamato? Probabilmente neanche ricordi come siete rimasti l’ultima volta che vi siete sentiti. A prescindere da tutto, ricordiamoci che le vite delle persone sono complicate e cerchiamo di dare una nuova possibilità a coloro con i quali, in passato, siamo stati bene.

2) Allarga la tua rete sociale

  • Fai una lista di interessi, passioni e attività che ti piacerebbe condividere con altre persone.
  • Riscrivili in ordine di importanza.
  • Prendi in considerazione il primo elemento della lista e cerca di capire se esistono comunità, corsi, gruppi o eventi dedicati all’attività o alla passione che hai annotato. Ad esempio, se ti piace cantare, potresti scoprire che ci sono dei gruppi Facebook dedicati alla passione del canto, scuole di canto, cori aperti a nuove iscrizioni e anche alcune band che sono alla ricerca di nuovi cantanti.
  • Se hai trovato più di un’opzione, prendile in considerazione a partire da quella che ti convince di più. Riprendendo l’esempio precedente, potresti provare a contattare l’organizzatore del coro per fissare un incontro e valutare una possibile partecipazione.
  • Dedica ogni giorno almeno un’ora a questo esercizio. Quando avrai esaurito tutte le opzioni relative al primo interesse che hai annotato, potrai passare al secondo e così via…
  • Quando avrai occasione di condividere hobby e attività che ti interessano con persone nuove, cerca di iniziare un discorso con loro e prova a conoscerle. Forse i tuoi muscoli relazionali sono un po’ atrofizzati e, all’inizio, sperimenterai un po’ di difficoltà, ma non preoccuparti, è temporaneo! Hai solo bisogno di un po’ di esercizio.

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